Scopriamo tutto sulla franchigia nelle assicurazioni per autocarri, a partire dalla definizione di questo termine, passando per le diverse tipologie e analizzando a cosa è bene prestare attenzione nei preventivi con franchigia.
Definizione di franchigia
In campo assicurativo con franchigia si intende la quota del risarcimento a carico dell’assicurato. La franchigia è applicata a tutti i settori assicurativi, compreso quello delle assicurazioni autocarri, anche se le modalità di applicazione e le soglie variano notevolmente da un prodotto assicurativo all’altro. Non esiste uno standard per la franchigia, che di solito tende ad essere maggiore sui veicoli di massa superiore, come nel caso dei camion.
I diversi tipi di franchigia
Anche se di solito di parla di franchigia in termini generali, sarebbe più corretto fare riferimento ai due tipi di franchigia esistenti e cioè la franchigia relativa e quella assoluta. Scopriamone le differenze anche con l’aiuto di due esempi.
La franchigia relativa
La franchigia relativa è la tipologia meno frequente per quanto riguarda le assicurazioni autocarri. Questo tipo di franchigia individua una soglia di danno che fa da discrimine per il risarcimento. Se il danno è inferiore alla franchigia, allora il risarcimento sarà a carico dell’assicurato, nel caso in cui sia superiore, l’assicurazione si occuperà dell’intero ammontare del danno.
Facciamo un esempio per spiegare meglio questo concetto. Un furgone è assicurato per i danni ad altri veicoli con una franchigia pari a 500 euro. In seguito ad un tamponamento di una vettura, il danno viene stimato in 300 euro. In questo caso il titolare della polizza è tenuto a risarcire il danno per intero, in quanto il risarcimento non supera la soglia della franchigia.
Ipotizziamo invece una situazione in cui nello stesso incidente il danno causato alla vettura sia pari a 600 euro. In questo caso il risarcimento è interamente a carico della compagnia che ha messo la polizza autocarro con franchigia, e il titolare della polizza non deve corrispondere nulla.
La franchigia assoluta
Diverso è invece il caso della franchigia assoluta, che tra l’altro è la modalità di applicazione più diffusa per i prodotti assicurativi. In questo caso il titolare della polizza è tenuto a risarcire sempre il danno o l’evento causato per le cifre inferiori alla franchigia individuata, mentre la restante parte è a carico dell’assicurazione. Utilizzando l’esempio del paragrafo precedente, in caso di franchigia assoluta di 500 euro e di un danno causato pari a 300 euro, l’intero ammontare del danno è a carico dell’assicurato. Nel caso in cui il danno fosse pari a 600 euro, l’assicurazione sarebbe responsabile di un risarcimento pari a 100 euro (cioè 600 – 500 euro equivalenti al valore del danno meno la franchigia), mentre la restante parte è a carico del titolare dell’assicurazione.
In entrambi i casi si tenga presente che l’assicurazione, nel proprio interesse, tenderà a proporre un livello di franchigia anche elevato, che va però valutato con attenzione nei suoi costi/benefici, come spiegheremo in seguito.
ATTENZIONE – verificare il tipo di franchigia applicata. La differenza tra le due tipologie di franchigie è molto significativa. Di solito, dove non specificato, la franchigia è da intendersi come assoluta, ma è sempre bene verificare a quel tipologia si faccia riferimento in caso di ambiguità del contratto di assicurazione
Il confronto tra preventivi con franchigia
Prima di confrontare tra loro i preventivi delle assicurazioni autocarri con franchigia è importante tenere presente che ogni compagnia di assicurazione applica condizioni diverse. Tuttavia quello che accomuna i prodotti assicurativi è di solito la presenza di franchigie con soglia più elevata per i veicoli di dimensioni maggiori, per cui di norma un camion avrà soglie maggiori rispetto ad un autocarro di massa inferiore, come un furgone. Questo è dovuto al fatto che maggiore è la massa e maggiori sono le possibilità di causare dei danni, anche se bisogna considerare chela franchigia non viene applicata solo ai possibili danni, ma anche a molti altri aspetti della copertura assicurativa, come ad esempio il furto o i danni subiti dal conducente, in relazione alle spese mediche da sostenere o ai giorni di un eventuale ricovero.
Fatta questa premessa, dove possibile è consigliato confrontare tra loro preventivi con le stesse soglie di franchigia. Qualora non fosse possibile, invitiamo a tenere presente questa eventuale differenza nella comparazione del prezzo finale.
Un altro aspetto da considerare prima di sottoscrivere una polizza con la presenza di una o più franchigie è la possibilità che l’evento contro il quale ci si assicura si verifichi realmente. Se ad esempio è alta la probabilità di incidenti, sarebbe meglio tenere basso il livello della franchigia, aumentandolo invece per gli eventi più rari. Ad ogni modo prima di intervenire sulla soglia delle franchigie applicate, è opportuno pensare al rapporto tra costi e benefici, perché spesso un risparmio nell’immediato conseguente a franchigie alte, si traduce in costi maggiori da sostenere in futuro in caso di incidenti.
Il rinnovo delle polizze con franchigia
Un ultimo aspetto al quale vi invitiamo a prestare attenzione è il rinnovo delle assicurazioni autocarro con franchigia al termine del periodo di copertura. Infatti, soprattutto nel caso di polizze non molto costose o ritenute convenienti al momento della sottoscrizione, si tende a rinnovare la polizza stessa, senza riconsiderare le voci che la compongono. In alcuni casi invece rivedere le soglie di franchigia potrebbe essere una fonte di ulteriore risparmio. L’esempio più tipico è quello relativo alla franchigia sul furto, per la quale si consigliano soglie basse quando il valore del veicolo è importante, ma che possono anche essere elevate man mano l’autocarro perde di valore e quindi di appetibilità per eventuali furti.
Anche i questo caso non esiste però una regola assoluta da seguire per ogni prodotto: ricordiamo sempre di valutare più preventivi prendendo in considerazione anche le assicurazioni online (delle quali vi abbiamo parlato nella scheda che trovate qui) e di tenere presente la storia assicurativa del veicolo, considerandone anche le variazioni di utilizzo nel corso del tempo che potrebbero aver mutato le esigenze assicurative, anche per quanto riguarda le coperture accessorie.
Hai dubbi? Facci una domanda!